Con Circolare N. 122 del 27 dicembre 2018, l’INPS ha
pubblicato i criteri e le modalità applicative della rivalutazione delle
pensioni e delle prestazioni assistenziali per l’anno 2019.
La circolare annuncia che a gennaio 2019 saranno in pagamento le
pensioni rivalutate con la percentuale dell’indice ISTAT, determinato in via
provvisoria nella misura dell’1,1%. Gli aumenti percentuali sono stati calcolati secondo i criteri stabiliti
dalla legge attualmente in vigore.
Attenzione, però. La legge in vigore sta per essere superata dalla legge di bilancio 2019, in corso di approvazione, che farà scattare i tagli imposti dal governo alla rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo INPS.
Attenzione, però. La legge in vigore sta per essere superata dalla legge di bilancio 2019, in corso di approvazione, che farà scattare i tagli imposti dal governo alla rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte il minimo INPS.
Come dire, pensioni col trucco, perché, in base alle nuove
regole stabilite nella manovra di bilancio 2019, l’INPS dovrà ricalcolare la
rivalutazione su tutti i trattamenti pensionistici di importo lordo mensile
superiore a tre volte il minimo. Di conseguenza, una vasta platea di pensionati si vedrà ridurre nei mesi successivi l'importo della pensione percepito a gennaio 2019. I pensionati interessati (e sono moltissimi) non possono gioire, in quanto gran parte dell’aumento percentuale derivante dell’indice ISTAT
2019 (di per sé già esiguo rispetto al reale aumento del costo della vita) andrà in fumo per effetto della legge di bilancio 2019. Al danno, poi si aggiunge anche la beffa del recupero da parte dell'INPS delle le somme corrisposte in più all'inizio del 2019.
La circolare riporta inoltre, tra gli altri argomenti, che l'indice di rivalutazione automatica calcolato provvisoriamente dall'ISTAT e attribuito nel 2018, è stato confermato in via definitiva e che pertanto nel 2019 non vi sarà alcun conguaglio a tale titolo.