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17/10/2014 - Matera designata Capitale europea della cultura per il 2019
La Giuria internazionale di selezione l’ha scelta nella rosa delle sei città italiane candidate rimaste in lizza, che comprendeva anche Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena. Ne ha dato l’annuncio il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nella sede del dicastero di via del Collegio Romano assediata da delegazioni, giornalisti e fotografi.
Il titolo, istituito dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’unione per promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale dei Paesi dell'Ue, viene assegnato ogni anno, dal 1985, a due città di altrettanti Stati membri.
Dopo Firenze nel 1986, Bologna nel 2000 e Genova nel 2004, la Capitale europea della cultura 2019 sarà Matera, con i suoi antichi rioni dei Sassi patrimonio UNESCO dell’umanità. L’altra città designata è la bulgara Plovdiv.
I luoghi che per il degrado sociale vennero definiti da De Gasperi “vergogna nazionale”, diventano il simbolo del riscatto di Matera e di tutto il Sud d’Italia!
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I Sassi di Matera |
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L’UMANITA’ SECONDO DON MARIANO ARENA
«Io
ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità e ci riempiamo
la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezzi uomini, gli ominicchi,
i
(con rispetto parlando) piagliainculo ed
i quaquaraquà…Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi
contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancora
più giù, agli ominicchi: che sono cioé come i bambini
che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi… E ancora
più giù: i pigliainculo, che vanno
diventando un esercito... Ed infine i quaquaraquà, che dovrebbero vivere come
le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più
espressione di quella delle anatre…»
Dal romanzo “IL GIORNO DELLA CIVETTA” di Leonardo Sciascia, Einaudi 1961
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