28 novembre 2015

Accordo sull'abolizione della riduzione tariffaria agli ex dipendenti


Pubblichiamo il testo dell'accordo tra Enel e Organizzazioni sindacali, sottoscritto nella serata del 27 novembre 2015.

Abolizione riduzione tariffaria - accordo 27/11/2015


Il commento
Quella della soluzione equa, richiesta dalle Organizzazioni Sindacali e inserita nel verbale di accordo del 27 novembre 2015, è un’affermazione cui non crede nessuno. Serve solo per giustificare un’operazione che assomiglia più a un esproprio senza adeguato indennizzo. L’equità è cosa ben diversa e lo sanno anche i sottoscrittori dell’accordo.  
Alla reazione sdegnata dei pensionati interessati, molto eloquente e pienamente condivisibile, aggiungiamo solo alcune considerazioni. 

Tutta l’operazione, impostata e condotta dall’Enel con cinismo e determinazione, consente all’Azienda di conseguire un notevole vantaggio economico a costi molto bassi e senza sforzo alcuno, per giunta con la motivazione altisonante della solidarietà tra generazioni. Di questi tempi, un richiamo al “sociale” nobilita qualsiasi atto e salva la faccia, ma non la coscienza, perché, in sostanza, nel nostro caso si è consumato un baratto nel quale Enel ha fatto la parte del leone, pur mettendo in conto l’eventualità di un sostanzioso pacchetto di incarichi legali per resistere alle azioni giudiziarie che molti degli interessati promuoveranno.

Le Organizzazioni sindacali, accettando, di fatto, prima l’impostazione e poi la soluzione prospettate da Enel, hanno avallato l’operazione, pur sapendo di non aver alcun titolo giuridico a rappresentare i titolari del beneficio alla riduzione tariffaria, il quale - ricordiamolo - è un diritto acquisito individuale, entrato nel patrimonio di ogni pensionato e non può più essere oggetto di contrattazione collettiva.  Se l’intervento delle Organizzazioni sindacali avesse avuto almeno il merito di ottenere in cambio dall’Enel una compensazione monetaria a favore degli ex dipendenti commisurata a criteri di equità e giustizia, molti dei quasi 98.000 fruitori della riduzione avrebbero accettato l’offerta compensativa, a prescindere da ogni questione.
   
Infine l’ANSE, l’Associazione cui sono iscritti oltre 18.000 ex dipendenti Enel fruitori della riduzione tariffaria. I soci confidavano sull'atteggiamento attivo dell’Associazione su una questione importante, che tocca direttamente un loro legittimo diritto, nel quadro dei buoni rapporti con l’Azienda e senza tradire il dovere di lealtà e riconoscenza nei suoi confronti. I fatti hanno messo in evidenza il comportamento agnostico dell’ANSE, che significa venir meno agli obblighi verso la comunità che si rappresenta, assunti attraverso il patto associativo; significa sopratutto rinunciare alla dignità di Associazione. La situazione legittimava pienamente un'iniziativa dell’ANSE tesa perlomeno a cercare di incanalare la questione verso una soluzione più giusta, che purtroppo non c'è stata.   


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