Il Presidente del Consiglio Renzi cerca di tranquillizzare i pensionati dicendo che “non esiste” l’ipotesi di un prelievo sulle pensioni. Ma alcuni esponenti del suo Governo, dal Ministro del Welfare Poletti, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Del Rio, al sottosegretario all’Economia Baretta, hanno pubblicamente formulato l’ipotesi di intervenire con un prelievo sugli assegni pensionistici più alti. Le loro dichiarazioni in proposito non lasciano dubbi e contengono un messaggio chiaro: non si può escludere che l’ipotesi possa tradursi in provvedimento legislativo e quindi è bene che i pensionati sopra una certa soglia comincino ad abituarsi all’idea di una nuova batosta.
Sull’ipotesi circolano varie voci, tutte coincidenti nell’obiettivo, ma diverse sulla soglia dalla quale far partire il prelievo. Quella che sembra godere al momento di maggior credito riguarda la fascia oltre i 3.500 euro netti al mese, anche se qualcuno indica una fascia più bassa.
Chi dice la verità? Il Presidente del Consiglio, che cerca di placare l’allarme suscitato dalle voci ferragostane e di spargere tranquillità, o il Ministro e i sottosegretari del suo governo. È difficile stabilirlo. In ogni caso l’ipotesi di un prelievo sulle pensioni esiste, benché avvolta nelle nebbie governative. Per dirla alla Renzi, c’è poco da stare sereni.