01 dicembre 2017

Rivalutazione automatica delle pensioni 2018


Dopo due anni in cui l’inflazione è stata pari a zero, dal 1° gennaio 2018 le pensioni torneranno a crescere per effetto della rivalutazione automatica. Tuttavia, l'aumento sarà di pochi spiccioli, perchè il tasso di variazione è stato calcolato in via provvisoria nella misura dell’1,1%. Lo stabilisce il decreto del Ministero dell’Economia di concerto con il Ministero del Lavoro 20 novembre 2017, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale.
Gli assegni saranno rivalutati secondo le regole previste dalla legge n. 147/2013, la cui validità è stata prorogata fino al 2018 con la legge n. 208/2015:
fino a 3 volte il minimo INPS (100% del tasso di variazione)                   1,10%
oltre 3 e fino a 4 volte il minimo INPS (95% del tasso di variazione)       1,045%
oltre 4 e fino a 5 volte il minimo INPS (75% del tasso di variazione)        0,825%
oltre 5 e fino a 6 volte il minimo INPS (50% del tasso di variazione)        0,55%
oltre 6 volte il minimo INPS (45% del tasso di variazione)                        0,495%


Ricordiamo che sulle pensioni 2018 sarà effettuato il recupero della maggiore rivalutazione 2015, tenuto conto che l’indice di rivalutazione provvisorio dello 0,3%, applicato in detto anno, è stato poi rideterminato in via definitiva nello 0,2%. Il recupero della differenza, che di norma scatta nell’anno successivo, è stato differito dal governo al 2018, perché negli anni successivi (2016 e 2017) l’indice di rivalutazione è risultato pari a zero. Nel 2016 si è provveduto soltanto a riallineare gli assegni al valore rivalutato con l’indice definitivo dello 0,2%.



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