06 giugno 2016

Un pensionato Enel racconta la sua esperienza per ottenere l’importo una tantum per la soppressione dello sconto energia

Sono pensionato Enel dal 1996. Ho seguito tutte le fasi di quell'accordo tra Sindacati e Enel (accordo non autorizzato da nessuno) e purtroppo per motivi familiari ho deciso di accettare quella transazione. Vorrei però fare alcune considerazioni sull'andamento di questa vicenda che mi sta infastidendo molto: a parte il fatto degli indirizzi errati dei CAF, nell'ultima raccomandata venivano indicati quelli giusti, corrispondenti alle Regioni di appartenenza (io vivo a Mantova pertanto Lombardia).
Ho contattato il CAF di Mantova CGIL per fissare l'appuntamento, chiedendo contemporaneamente quale importo mi sarebbe stato chiesto per lo svolgimento della pratica, la risposta è stata che nulla era dovuto. Il giorno.23 maggio, recandomi con altri 3 ex colleghi per la compilazione del mandato di conciliazione, mi veniva riferito che nulla era dovuto se eravamo iscritti al Sindacato, altrimenti vi era da pagare. In un primo momento ho contestato tale richiesta, poi per evitare discussioni ho accettato con il proposito intimo di dare immediata disdetta non appena conclusa la pratica. Quello che mi infastidisce notevolmente è che questo iter si dilunga in modo seccante, perché chiedendo al CAF ho saputo che prima dovranno completare tutte le richieste, poi inviarle all'Enel; l'Enel dovrebbe inviare tutti i verbali per la stipula definitiva, poi dovremmo essere richiamati di nuovo per un’altra firma. Io non capisco tutte queste lungaggini burocratiche: non era sufficiente inviare a casa di ognuno un modulo da completare e rispedire per raccomandata? Secondo me ci giocano dentro Sindacati ed Enel, così costringono con un ricatto morale ad aderire al Sindacato, ma questo è un gioco che durerà poco. Il fatto più grave è che questo maledetto bonus chissà quando ci verrà erogato. Sono tutti in combutta per fregare i pensionati; questa è la mia amara considerazione!

                                                                     Filiberto Crema via e-mail




La coraggiosa denuncia del collega non richiede commenti. È così eloquente che esige solo risposte. Le esige innanzitutto dall’Enel e dalle Organizzazioni sindacali di categoria, che hanno sottoscritto il contestato accordo sulla soppressione dello sconto sull’energia elettrica. 
Le esige anche dall’Organizzazione cui fa capo il CAF al quale si è rivolto il Signor Crema, che avrebbe richiesto l’iscrizione al sindacato o - in mancanza - il pagamento di una somma non precisata per la trattazione della sua pratica.
Se si verificano fatti come quello descritto dal collega, nessuno può far finta di nulla.
p.f.






02 giugno 2016

Pensioni di reversibilità, scampato pericolo


Dopo numerose denunce e proteste, il Governo ha deciso ufficialmente di eliminare dal Disegno di legge delega contro la povertà gli interventi finalizzati alla “razionalizzazione” delle pensioni di reversibilità. Infatti, il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba ha presentato alle commissioni Affari sociali e Lavoro della Camera un emendamento per cancellare dal testo del D.d.l. il riferimento che collegava le pensioni dei superstiti alle prestazioni sociali. 
Possiamo dire che il rischio di una nuova beffa in danno dei pensionati si allontana; almeno per ora.