30 ottobre 2015
Riduzione tariffaria e.e.: incontro Enel-OO.SS. del 29 ottobre
L'incontro tra Enel e Organizzazioni sindacali di categoria, svoltosi il 29 corrente, ha avuto carattere esclusivamente interlocutorio. La questione della disdetta della regolamentazione collettiva delle agevolazioni tariffarie agli ex dipendenti e superstiti è stata rinviata ad uno specifico incontro da programmare, al quale parteciperanno anche le Organizzazioni sindacali confederali.
Pubblichiamo il comunicato sindacale FILCTEM-FLAEI-UILTEC con la sintesi dell'incontro.
Apri il Comunicato sindacale del 30 ottobre 2015
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26 ottobre 2015
Considerazioni sulla decisione Enel di non applicare lo sconto sull’energia elettrica
La decisione unilaterale dell’Enel di non applicare più dopo
il 31 dicembre 2015 la riduzione tariffaria sull’energia elettrica agli ex
dipendenti in pensione e loro superstiti titolari di assegno di reversibilità ha
suscitato indignazione e allarme tra gli interessati. Com’è noto, il diritto
alla riduzione deriva dai contratti collettivi che regolavano il rapporto di
lavoro dipendente al tempo in cui i soggetti beneficiari prestavano servizio
presso l’Enel.
Proviamo a fare alcune considerazioni sugli aspetti formali
e di merito della questione, che interessa decine di migliaia di pensionati.
Il
primo aspetto riguarda la scelta dell’Enel di inviare la disdetta alle
Organizzazioni sindacali. Si tratta di una scelta contestabile sul piano
giuridico, perché, secondo il parere di un esperto, la disdetta non è
opponibile agli ex dipendenti e loro aventi causa. Il beneficio non può essere
oggetto di contrattazione collettiva, trattandosi di un diritto acquisito
individuale entrato nel patrimonio di ogni pensionato.
E
veniamo al merito. L’Enel motiva la sua scelta di non erogare lo sconto dopo il
31 dicembre 2015, richiamando sia la crisi economica, che si ripercuote sui
costi del settore elettrico, e sia il venir meno della copertura economica da
parte dello Stato degli oneri a carico delle imprese elettriche per
l’erogazione dello sconto, per effetto della legge 11 agosto 2014, n. 116.
È del
tutto evidente che entrambe le argomentazioni sono pretestuosamente utilizzate
dall’Enel per giustificare la sua decisione di sottrarsi agli obblighi verso gli
ex dipendenti. La crisi economica, che - detto per inciso - si riflette anche e
soprattutto sui pensionati, non giustifica l’eventuale pretesa dell’Enel di
chiamare gli ex dipendenti a contribuire all’alleggerimento dei costi del
settore elettrico, espropriandoli sic et
sempliciter del loro diritto. Si tratterrebbe di trasferire sui pensionati
un onere che riguarda esclusivamente le aziende che operano in tale settore,
tra le quali l’Enel, che peraltro - a quanto risulta - è l’unica ad aver deciso di
sopprimere lo sconto in questione.
Improponibile
appare poi il riferimento alla citata legge 116. Come abbiamo già scritto su
questo blog commentando detta legge, il venir meno della copertura pubblica
dell’onere sostenuto dalle imprese per l’erogazione dello sconto non implica
assolutamente che le imprese stesse possano ritenersi esonerate dall’obbligo di
sostenerlo in proprio, come peraltro già avveniva in origine. Per capirci
meglio, la legge non autorizza l’Enel a riversare l’onere sui pensionati; abolisce
semplicemente la compensazione dell’onere stesso da parte dello Stato, di cui
prima beneficiavano le imprese elettriche (tra cui l'Enel) attraverso la sua inclusione
tra i costi per la determinazione della tariffa da
praticare ai clienti del settore c.d. di maggior tutela. Onere, che per effetto
della legge 116, ritorna quindi a ricadere sulle imprese elettriche, che lo
avevano assunto a suo tempo sottoscrivendo i contratti collettivi di lavoro.
Ad
ulteriore sostegno della sua linea, l’Enel evidenzia nella lettera di disdetta che
tali benefici (la riduzione tariffaria) “non
sono più riconosciuti da tempo ai dipendenti in servizio”, omettendo però di aggiungere che ciò è avvenuto dietro adeguata compensazione a
favore dei dipendenti. Omissione a parte, non è questo un motivo sufficientemente
valido per sottrarsi di punto in bianco all'obbligo di applicare la riduzione tariffaria agli
ex dipendenti aventi diritto.
Anche
la risposta delle Organizzazioni sindacali destinatarie della disdetta,
chiamate in causa dall’Enel, nell’evidenziare che la disdetta stessa “non è rispettosa di quel proficuo sistema
di relazioni industriali, da sempre seguito in Enel”, non manca di fare,
per quanto riguarda il merito della questione, rilievi sostanzialmente analoghi
a quelli prima esposti.
La legittima reazione degli interessati ha aperto un accesso
dibattito, che si è sviluppato particolarmente sui social network. Tale dibattito, lungi dall’esaurirsi, prelude a una
dura vertenza, atteso che gli interessati sono fermamente decisi a contrapporre
una strenua difesa a tutela del loro diritto.
Appare
dunque chiaro che ogni tentativo di chiudere la questione in danno degli ex
dipendenti e loro aventi causa sarebbe contrastato duramente, con il rischio di
trasferirla nelle aule giudiziarie dando luogo a migliaia di vertenze legali.
Non pensiamo che questa sia l’ipotesi migliore, da praticare ad ogni costo; ma sappiamo bene
che ciò si potrà evitare solo attraverso una soluzione equa e giusta, rispettosa del
diritto degli ex dipendenti. La volontà di ricercarla - se si manifesterà - sarà
un concreto segnale per svelenire una vertenza molto complessa.
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Energia elettrica,
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20 ottobre 2015
Enel revoca il benefit agli ultimi beneficiari: …E le stelle stanno a guardare
di Pasquale Cutino
Gli ex
dipendenti Enel pensionati in questi giorni hanno avuto notizia per via
indiretta della formale disdetta della regolamentazione collettiva sulle
agevolazione tariffarie con estinzione al 31.12.2015. La decisione è stata
comunicata con lettera dall’Enel alle OO.SS. di categoria che hanno
immediatamente risposto, dissentendo tra l’altro dal metodo adottato. La
notizia si è diffusa rapidissimamente tra gli interessati oltre che con il
passa parola anche attraverso internet. Anche Anse nazionale ha diffuso in
proposito un laconico e anemico comunicato. A completamento è
opportuno anche ricordare che il servizio elettrico di maggior tutela, al quale
appartengono i pensionati di una certa epoca (gli altri hanno risolto il
problema quando erano in servizio ricevendo un indennizzo), cessa di esistere a
far data dall’1.1.2018 (vedi legge sulla concorrenza) per cui tutti gli
interessati dovranno scegliersi un nuovo gestore sul mercato libero dell’energia.
E’ stato un
provvedimento che ha sorpreso un po’ tutti, anche se con i tempi che corrono i
diritti, specialmente quelli dei pensionati, sono continuamente disattesi; vedi
il provvedimento sulla perequazione delle pensioni con il quale il governo ha inteso interpretare e non
applicare la decisione della Consulta. Ma rimaniamo soprattutto meravigliati e perplessi dell’atteggiamento
assolutamente agnostico dell’Anse che non spende una parola a favore dei suoi
soci colpiti ancora una volta nei propri sacrosanti diritti. Questo non significa mettersi di traverso rispetto
alle decisioni che prende l’azienda, anzi vuol dire collaborare per suggerire una
soluzione equa e condivisa. L’Assemblea Nazionale, che ha la rappresentanza più diretta dei
soci, potrebbe dare valide indicazioni con atteggiamenti collaborativi per la
migliore soluzione del problema, senza perdere di vista i buoni rapporti che
bisogna avere con Enel. Aver coinvolto le OO.SS. in questa problematica, che
non è di facile soluzione, dimostra che l’Enel è alla ricerca di un
interlocutore che possa in qualche modo rappresentare i pensionati con il quale
aprire un discorso; d’altro canto l’Anse, che ha tra i suoi ventiquattromila soci la
maggior parte delle persone coinvolte nell’abolizione del benefit, può svolgere
in questa situazione un ruolo determinante. Infatti l’articolo due - lettere b) e c) - dello
statuto prescrive di “sviluppare un
rapporto di collaborazione con Enel…….. e promuovere le più opportune
iniziative a salvaguardia dei legittimi interessi materiali e morali dei soci.”
A mio modesto avviso, in questa particolare situazione, le due esigenze non
sono inconciliabili, occorre solo molta cautela e chiarezza nelle azioni da
sviluppare.
16 ottobre 2015
Riduzione tariffaria sull'energia elettrica agli ex dipendenti Enel
Allo scopo di aggiornare i lettori, pubblichiamo la risposta inviata delle Organizzazioni sindacali degli elettrici all'Enel in merito alla disdetta della regolamentazione collettiva sulle agevolazioni tariffarie agli ex dipendenti e ai superstiti.
Risposta OO.SS. a Enel su disdetta regolamentazione collettiva e.e.
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Vita associativa
14 ottobre 2015
L’Enel abolisce lo sconto tariffario agli ex dipendenti
Colpire in qualsiasi modo i pensionati è diventata una
pratica ormai abituale nel nostro Paese. Una sorta di tiro al bersaglio.
Stavolta tocca ai pensionati ex dipendenti Enel (e loro superstiti titolari di
pensione di reversibilità), i quali - per decisione dell’Azienda - dovranno
rinunciare alla riduzione tariffaria su determinati quantitativi di energia elettrica
consumati nell’abituale dimora, spettante per effetto dei contratti collettivi
che regolavano il loro rapporto di lavoro.
Infatti, con lettera del 12 ottobre 2015, l'Enel ha comunicato alle Organizzazioni sindacali degli elettrici la formale disdetta della regolamentazione collettiva sulle agevolazioni tariffarie, con estinzione al 31 dicembre 2015.
Infatti, con lettera del 12 ottobre 2015, l'Enel ha comunicato alle Organizzazioni sindacali degli elettrici la formale disdetta della regolamentazione collettiva sulle agevolazioni tariffarie, con estinzione al 31 dicembre 2015.
La improvvisa notifica della decisione che suscitato sorpresa, oltre a far ipotizzare che l’Enel abbia voluto forzare i tempi, non è accompagnata di alcuna indicazione o proposta. Per questo motivo circoscriviamo il nostro ragionamento agli aspetti generali, in attesa di conoscere maggiori elementi di valutazione.
Si tratta di una decisione unilaterale con apprezzabili
riflessi economici per decine di migliaia di pensionati, che va valutata prima
di tutto sul piano giuridico per verificarne la fondatezza. Tuttavia, ammesso
che la volontà manifestata dall'Enel di abolire il c.d. sconto abbia tutti i requisiti necessari, è
da escludersi che la stessa possa sottintendere un “esproprio”, perché ai pensionati interessati
spetta comunque un adeguato risarcimento.
Questi sono gli aspetti principali del problema che
dovrebbero meritare anche l’attenzione dell’ANSE, visto riguarda circa i due terzi dei
suoi iscritti. Le Organizzazioni sindacali stanno già valutando la questione, come ci risulta. Non dimostra di fare altrettanto l’ANSE, che si limita a dare
notizia della decisione dell’Enel con un laconico comunicato a firma del suo Presidente, diffuso nel primo pomeriggio del 13 corrente. Non pretendiamo che essa si debba sostituire alle Organizzazioni sindacali, perchè sappiamo bene che non è questo il ruolo dell'ANSE; tuttavia, limitarsi a comunicare la notizia nel modo
suddetto, senza un minimo di commento e sopratutto senza avvertire la necessità di riaffermare perlomeno il sacrosanto
principio di civiltà giuridica del diritto dei pensionati ad un equo indennizzo,
significa non adempiere il dettato del patto associativo.
Con ciò non vogliamo sostenere che l’ANSE non debba tener conto della delicatezza dei suoi rapporti con l’Enel, che sono fondamentali per la vita dell’Associazione,
ma l’atteggiamento passivo dimostrato genera una brutta impressione nei soci,
che non gradiscono il ruolo di semplice “portavoce” o peggio di “passacarte” che l'ANSE sembra voglia ritagliarsi nella vicenda. Certamente non corrisponderà al vero, ma non possiamo astenerci dal riferire, sia pure con profondo rammarico, le opinioni espresse da molti
soci in proposito.
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Vita associativa
01 ottobre 2015
2 ottobre, la festa dei nonni
Ritorna la festa dei nonni. Per celebrare la ricorrenza non vogliamo tessere le lodi dei nonni, magari sconfinando nella retorica. Tutti conoscono quanto siano importanti i nonni nella famiglia e nella società attuale, specie nel nostro Paese. Del resto, i nonni rifuggono dalle lodi e non cercano applausi o riconoscimenti; sono persone semplici che badano all'essenziale ed amano agire con discrezione. Perciò, in occasione della loro festa, preferiamo salutare tutti i nonni, in particolare i nonni dell'ANSE, dando loro appuntamento alla festa del prossimo anno!
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