04 novembre 2014

Criteri di calcolo della pensione degli iscritti al FPE


La Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - con sentenza n. 14952/14 depositata il 1° luglio 2014 e pubblicata integralmente il 30/10/2014 nella pagina INFORMAZIONI di questo sito - ha ribadito un importantissimo criterio in tema di calcolo della pensione degli iscritti al Fondo Pensione Elettrici (FPE) con anzianità contributiva di almeno 18 anni interi, maturata al 31/12/1995.   
Infatti, respingendo il ricorso proposto dall'INPS per l’annullamento di una sentenza della Corte di Appello di Catanzaro, la Suprema Corte ha stabilito che l'80% dell'importo della retribuzione pensionabile debba essere calcolato facendo riferimento "alla nozione di retribuzione onnicomprensiva di tutte le voci considerata ai fini della disciplina generale dell'AGO” (Assicurazione Generale Obbligatoria), anche per i periodi anteriori al 1/1/1997.
La sentenza segna la sconfitta dell'INPS, da sempre assertore della tesi secondo cui per i suddetti periodi si dovessero prendere in considerazione solo le voci retributive valide ai fini del FPE e costituisce un importante riferimento per le controversie della stessa natura promosse da diversi colleghi, in attesa di definizione presso vari tribunali o corti di giustizia. 
E' pur vero che la sentenza stessa si applica alla causa oggetto del giudizio, tuttavia il suo contenuto può rappresentare un valido motivo per esplorare fino in fondo la possibilità per i lavoratori che, a seguito verifica del conteggio della loro pensione, dovessero risultare danneggiati dall'applicazione del criterio di calcolo voluto dall'INPS, di nuovo sonoramente bocciato dalla Cassazione. 
Per chiudere, un'annotazione sul felpato commento dell'esperto diffuso sull'argomento dall'ANSE nazionale col Foglio informativo n. 8. E' palpabile la preoccupazione dell'autore di evitare accuratamente qualsiasi indicazione o consiglio agli iscritti ANSE sul da farsi alla luce dell’autorevole pronuncia, e se ne intuisce anche il motivo. Non è comprensibile né giustificabile il silenzio dell'ANSE nazionale, che evidenzia l’assoluta mancanza di idee e di iniziative.




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