La denominazione inglese non porta bene alla nuova card ANSE, la nuova
tessera d'iscrizione lanciata dall’Associazione.
Ahimè, quella che vorrebbe essere una novità è, in realtà, un
ritorno al passato remoto, di cui le Sezioni, che sono il vero motore del
tesseramento annuale, non avvertivano per nulla il bisogno.
I disguidi, e la conseguente confusione, emersi nella fase
di distribuzione alle Sezioni stesse delle tessere personalizzate di rispettiva
competenza, hanno contribuito poi a complicare la situazione, in un clima già poco favorevole al repentino
cambiamento imposto.
Chi conosce le vicende dell’Associazione (e chi non le conosce, può sempre documentarsi attraverso gli atti conservati in archivio) ricorda
bene che la tessera valida per più anni, da convalidare mediante l’applicazione
del bollino annuale, già in uso fino al 2003, fu abbandonata a seguito della
decisione degli Organi nazionali maturata per diverse valide ragioni, dopo una
lunga riflessione che coinvolse anche le Sezioni. La prima derivava dalla
constatazione che i bollini di convalida annuali restavano chiusi nei cassetti
o negli armadi delle sedi di Sezione e di Nucleo, senza che alcuno badasse a
consegnarli agli iscritti.
Del resto, anche dal punto di vista pratico, spedire
o consegnare a ciascun socio un minuscolo pezzetto di carta, di
dimensione inferiore al centimetro quadrato, è cosa ben diversa dal consegnare la tessera d'iscrizione annuale. Inoltre, si affievolisce di molto la possibilità, offerta dalla consegna della
tessera, di creare l’occasione più propizia per un contatto col socio (personale
o epistolare), che contribuisce a rinsaldare il suo legame con l’unità di
appartenenza.
Perciò, accompagnata da un concorso indetto tra i soci per l’ideazione di un
nuovo modello di tessera, maturò la decisione di adottare dall’anno 2004 in poi
la tessera a valenza annuale, una sorta di testimone dell’iscrizione all'ANSE, la
cui consegna o spedizione costituiva (e costituisce) un atto capace di
suscitare maggiore attrazione nell'ambito della comunità associativa, tanto
che la scelta, dopo oltre dieci anni di esperienza, si è rivelata felice e
sicuramente più adatta allo scopo.
Con fervida fantasia, ora la dirigenza nazionale ha deciso di
invertire la rotta e di riesumare dal 2015 la tessera pluriennale, dimenticando
o ignorando i motivi che ne avevano suggerito l’abbandono. Non vale la pena
attardarsi a individuare i motivi ispiratori della decisione. Certamente non
saranno stati motivi di natura economica, poiché il costo della tessera
(completamente di plastica) valida per più anni e della stampa dei bollini
annuali di convalida non é tanto differente da quello della tessera rinnovabile
ogni anno, fatta di materiale più leggero (carta plastificata).
Comunque sia, tutto si può dire fuorché nell’ANSE difetti lo
spirito innovativo.
Nessun commento:
Posta un commento